Attraverso la cultura, la bellezza, la meraviglia, che l’arte è in grado di generare, l’umanità può rigenerarsi in nuove ed armoniche forme di vita. Lavoriamo dentro e fuori le mura, per creare un’osmosi fra i due mondi, per cercare di scalfire la barriera che ci separa da un rimosso di cui è necessario prendersi cura e rendersi consapevoli. I detenuti divengono attori e autori teatrali, così attraverso la magia del teatro si avvicinano ad una concezione della vita come momento armonico di creazione comune e luogo di meraviglia. I nostri spettacoli sono stati inseriti in manifestazioni importanti come “Cantieri Viviani” e “Quartieri di Vita”. Attraverso l’incontro con la popolazione di fuori, detenuti e cittadini sentono che un cambiamento è possibile, nel segno dell’umanità. Nel tempo, diverse realtà artistiche del territorio – Casa del Contemporaneo, il Teatro nel Baule, gli Ultimi saranno, l’Arci Movie – sono state ospitate dal Teatro del carcere di Secondigliano, realizzando scambi, riti e doni teatrali indimenticabili. Accanto al lavoro svolto con i detenuti in Carcere, per dare maggiore diffusione e respiro alle loro voci di dentro, ultimamente il progetto intramoenia si è allargato all’esterno, attraverso un progetto scuole, articolato in incontri di formazione, dibattiti e spettacoli nei teatri rivolti agli studenti adolescenti.